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La costruzione della villa, opera di un ingegnere piemontese, risale al 1929. A quell’epoca i campi di grano la separavano dal mare, ma con la costruzione del molo del porto di Rimini la spiaggia e i campi vennero fagocitati dai flutti e a fine anni ’50 la villa fu quasi circondata dal mare che, su due lati, ne lambiva la mura di cinta.
La Torretta rappresentò un’avanguardia architettonica e chi la edificò ricevette un premio per l’utilizzo dei materiali e per le moderne tecniche di costruzione. Oltre alla struttura in cemento armato, rara all’epoca, la casa aveva due bagni con acqua corrente, uno al piano terra e uno al secondo piano, oltre ad un impianto elettrico e grondaie interne. La costruzione si sviluppa ancora oggi su quattro livelli: la cantina, il piano terra rialzato, il primo piano, il secondo piano con un’ampia terrazza panoramica ed una ulteriore torretta terrazzata a dominare il mare e la spiaggia da un lato ed il passeggio sulla litoranea dall’altro. Per sfortunate vicende economiche la villa passò dal primo proprietario alla Guardia di Finanza. Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dai comandi delle truppe inglesi e alcuni paesani ricordano anche la presenza di un prete con dei bambini, forse orfani di guerra. Disabitata e circondata da un alone di mistero, qualcuno dice infestata da fantasmi, la villa cadde in stato di abbandono fino al 1959, quando Giuseppe Ferraretti, medico di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna se ne innamorò e l’acquistò. Da allora tutti i membri della famiglia Ferraretti sono considerati a tutti gli effetti cittadini Viserbellesi.
