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Fiore di Maggio, Fabio Concato

Parliamo della famosissima canzone scritta da Fabio Concato, il noto cantautore milanese che con i suoi dischi e i suoi concerti riscuote ancora molto successo. Perché ce ne occupiamo? Oltre che per la bellezza dei versi e della musica, il motivo è soprattutto affettivo: “Fiore di maggio”, questo il titolo, è nata a Viserbella, ispirata dal suo mare e dai suoi scogli. Il brano è dedicato a Carlotta, la primogenita delle due figlie, che Concato immagina nascere posata da un gabbiano “sopra quello scoglio quadrato dal quale ci tuffavamo da ragazzini”, come ha raccontato l’autore in diverse interviste recenti.

“Peccato che quello scoglio non ci sia più. A Viserbella, dove è nata la mia canzone, tutto è cambiato. Tra me e quei luoghi dove risiedono i ricordi più belli della mia vita c’è un rapporto combattuto. Da piccolo venivo a trascorrere le vacanze sulla Riviera Adriatica. Mia nonna nel 1923 fu la prima ‘forestiera’ a costruire una casina a Viserba, quando il turismo da quelle parti era agli albori. Dal 1953, quando sono nato, ho sempre trascorso le vacanze in questa casa, che poi, come accadeva allora con lo sviluppo del turismo, si è trasformata in albergo, l’attuale “Villa dei Fiori”. Alla Riviera sono quindi legati preziosi ricordi della mia infanzia e adolescenza, gli amici, le mangiate, i primi amori, il mare. Ancora oggi, quando penso al mare, penso all’Adriatico. A Viserbella non vado più , è troppo cambiata, è sempre bella, ma i miei ricordi sono stati seppelliti. Per non soffrire, l’éscamotage è andare a Cervia, ma non è certo la stessa cosa: Viserbella è sempre Viserbella.

Tante voci, raccolte dall’associazione Ippocampo in questi anni, hanno ricordato che per molto tempo Fabio Concato è stato “villeggiante” a Viserbella. “Lui era già famoso. – dice Vincenzo Baietta – Tra un concerto e l’altro veniva a Viserbella a trovare la mamma, restando due o tre giorni. Alla sera spesso si faceva un po’ di musica insieme ad altri ospiti e lui, con la sua chitarra, era sempre disponibile.

Sapendo qualcosa in più sul contesto in cui è nata la canzone, ora, nell’ascoltarla, potremo riconoscere il mare, gli scogli, i gabbiani della nostra spiaggia.